Ibrida tra una polizza vita e una polizza malattie troviamo la polizza Long Term Care, LTC che si occupa della non autosufficienza dell’assicurato; ma che cos’è una polizza LTC e come funziona? Lo vediamo in questo articolo.

Quando parliamo di polizza Long Term Care intendiamo un’assistenza a lungo termine ovvero un’assicurazione per la non autosufficienza dell’assicurato. Ma cosa si intende per non autosufficienza? Questo termine viene utilizzato quando l’assicurato non è in grado di compiere delle azioni quotidiane elementari, tali da renderlo non più autosufficiente. Più precisamente, non deve essere più capace di compiere quattro su sei delle seguenti “attività elementari della vita umana” (ADL), come definite dalla sanità, per la cura personale: lavarsi, vestirsi, nutrirsi, mobilità, continenza, spostarsi. Il venir meno dell’autosufficienza non necessariamente deve essere dovuta a malattia o infortunio, ma anche con l’avanzare dell’età.

Con la polizza LTC, quando si verificano gli eventi sopra descritti, viene erogata una rendita mensile, in genere definita al momento della sottoscrizione della polizza e costante per tutta la durata del contratto, che assicura le risorse economiche necessarie per affrontare la non autosufficienza. Grazie a questa integrazione al reddito, a vita intera, viene preservata anche la propria autonomia, senza gravare sui propri cari.

Non autosufficienza: come viene determinata per l’erogazione della polizza LTC

Lo stato di non autosufficienza viene riconosciuto dalle compagnie sulla base di referti medici e delle valutazioni di una commissione sanitaria interna alla compagnia stessa. La denuncia è presentata dal contraente e/o dall’assicurato o da altra persona designata, con un certificato della situazione da parte del medico curante, anche rispetto a quando siano iniziati i disturbi e alla causa delle condizioni di non autosufficienza, in modo tale da escludere tutti quei casi in cui non si è coperti.

La Compagnia invia un questionario apposito per accertare ulteriormente lo stato di non autosufficienza e in caso di esito positivo, la prestazione viene erogata ogni mese e per tutta la vita, senza che sia dovuto più alcun premio e fermo il periodo di differimento della prestazione citato.

Polizza Long Term Care: quanto costa

Proprio per disporre di somme sufficienti a coprire le spese che derivano dalla necessità di assistenza, può anche essere fissato un importo minimo della rendita vitalizia, come ad esempio 6.000 euro annuali. All’opposto, viene spesso individuato anche un limite massimo, come di 3.000 euro mensili, per assicurare la sostenibilità del premio e della copertura stessa.

In alternativa alla rendita, può essere previsto il pagamento di un capitale, un’assistenza diretta presso istituti di cura convenzionati con la Compagnia, o il rimborso delle spese di assistenza ricevuta. Altra prestazione eventuale, l’anticipo di una certa somma, così da consentire la copertura delle prime spese.

Per ottenere la prestazione, oltre al verificarsi dell’evento nel periodo di copertura della polizza (se temporanea e salvo il periodo di carenza), come detto bisogna pagare un premio, a sua volta determinato in base alle garanzie prestate e, soprattutto, all’età dell’assicurato.

ll costo della polizza aumenta ovviamente con il salire dell’età di chi la sottoscrive, ma la Long Term Care può essere “attivata” anche da coloro che hanno superato i 65 anni di età e fino al 75° compleanno. La durata dipende invece dal tipo di formula scelta. Esistono due tipi di soluzioni: la prima temporanea, che prevede il pagamento del premio per una durata prefissata, dopo di che si può decidere di proseguire oppure di chiudere il contratto, con il capitale versato che rimane all’assicurazione; la seconda è invece a vita intera, con i pagamenti che vanno quindi avanti fino alla morte della persona o al verificarsi di una situazione di bisogno.

Polizza LTC quando è esclusa

La prestazione non è dovuta se la perdita di autosufficienza è dovuta a determinate cause, in genere come dolo del contraente o del beneficiario, tentativo di suicidio e lesioni provocate volontariamente, alcolismo e uso di droghe, partecipazione attiva dell’Assicurato ad atti dolosi, fatti di guerra, tumulti o sommosse e atti di terrorismo. Altra ipotesi di esclusione è se la non autosufficienza sussisteva già al momento di sottoscrizione del contratto di assicurazione.

Long Term Care e detraibilità

Come avviene per le altre polizze vita (TCM) anche la Long Term Care è detraibile dal reddito Irpef; in particolare, la misura della detrazione è del 19%, l’importo massimo del premio detraibile è di ben 1.291,14 euro (al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente) e per l’impresa di assicurazione non deve essere prevista la possibilità di recedere dal contratto.Le rendite percepite in caso di perdita dell’autosufficienza sono invece esenti dall’imposta sul reddito delle persone fisiche.

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