Quando si parla di fideiussione assicurativa sono tanti i dubbi e i dilemmi che sorgono. In effetti, ancor oggi c’è molta confusione su tutto ciò che concerne la fideiussione assicurativa. Cos’è, quali sono le tipologie di fideiussione… e i costi? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza insieme.

Fideiussione assicurativa: cos’è?

Una fideiussione assicurativa è anche chiamata con il nome polizza fideiussoria assicurativa. Di base si tratta di un contratto stipulato tra l’agenzia assicurativa e l’assicurato, il quale prevede che nel caso di necessità la compagnia stessa oppure un ente bancario a essa collegato si faccia il carico degli impegni presi dal contraente del contratto. Dunque, qualora il contraente non riuscisse a rispettare gli impegni contrattuali presi, sarà l’ente bancario oppure la compagnia assicurativa stessa a farsene carico adempiendo al suo posto agli impegni presi nei confronti del beneficiario dell’assicurazione, magari avvalendosi anche di un deposito cauzionale. Detta più semplicemente, la fideiussione assicurativa è la possibilità di richiedere a un’azienda di assicurazioni oppure a una banca di fare da garante a una possibile richiesta di credito. Come ogni contratto, tale fideiussione serve a disciplinare e regolamentare il rapporto tra 3 soggetti differenti: il contraente, il beneficiario e il fideiussore. Il contraente è colui che deve fornire la copertura economica, ma che non può garantirla al 100% e per questo ha bisogno di un aiuto esterno. Il beneficiario è colui che beneficia della fideiussione assicurativa relativa all’adempimento delle condizioni contrattuali accettate dal contraente. La 3° figura è rappresentata dal fideiussore, ovvero l’ente bancario oppure la compagnia assicurativa stessa. Il fideiussore si prende la responsabilità d’intervenire al posto del contraente nel caso in cui questi non fosse in grado di rispettare le condizioni contrattuali imposte.

Una fideiussione assicurativa non viene fornita in modo semplice. Difatti, la compagnia che rilascia una polizza di questo genere deve svolgere un gran ventaglio di verifiche circa la solvibilità del contraente, l’entità del rischio e una volta approvata la richiesta provvedere a emettere la garanzia fideiussoria. In quest’ultima viene specificato l’importo massimo garantito al beneficiario nel caso in cui il contraente risulti inadempiente. Altresì vengono specificati anche altri dettagli, come il premio relativo alla polizza e la durata del contratto. Una fideiussione assicurativa viene emessa più facilmente da quella bancaria in quanto l’intera procedura burocratica da svolgere è decisamente più snella e immediata. Di solito in questo caso viene previsto solo il pagamento della polizza assicurativa stessa. Nel caso del mancato pagamento, sarebbe l’assicurazione a occuparsi di erogarlo. Gli istituti bancari, invece, sono molto più lente e potrebbero richiedere un gran ventaglio di altre garanzie: il congelamento dei titoli, dei soldi o dei beni. Quindi il vantaggio di rivolgersi a una compagnia assicurativa invece che a un ente bancario sono innegabili.

Questa polizza può essere richiesta dai privati oppure dalle aziende per scopi molto differenti. Per esempio, un privato può stipulare una polizza fideiussoria a copertura dei contratti di locazione. Altresì può anche essere usata per il rimborso dell’IVA e persino per i vari appalti pubblici, specialmente se ci si vuole assicurare che i lavori vengano svolti bene. Tali fideiussioni si possono richiedere anche se si vuole avere una garanzia per il rispetto dei contratti tra i privati, come una cauzione doganale o per molti altri casi ancora.

Al giorno d’oggi si tratta di una forma di garanzia per l’ottenimento dei servizi. Considerando poi tutte le critica del periodo in cui si trova l’Italia, viene naturale pensare alla fideiussione assicurativa come a una vera e propria soluzione d’emergenza per l’ottenimento del credito. Chiunque ci abbia mai provato, sa che al giorno d’oggi ottenere un credito può essere un’impresa di quelle molto difficili, in quanto gli enti bancari tendono a concedere il credito molto meno frequentemente e solo dopo un’attenta analisi delle varie garanzie. La fideiussione assicurativa in questo caso serve da eccellente soluzioni a tutti coloro che vogliono un credito, in quanto fa da garante. Grazie alla fideiussione assicurativa, il tutto viene svolto in una maniera più semplice e veloce.

Fideiussione assicurativa: le tipologie di polizza

Esistono diverse tipologie di fideiussione assicurative, tutte con delle proprie peculiarità e specificità. Ecco quelle principali.

La fideiussione per l’esecuzione degli appalti pubblici

In questo caso la fideiussione assicurativa interessa un’impresa che si aggiudica un appalto dei lavori pubblici e deve dare una cauzione a garanzia di rispetto di tutti gli obblighi assunti sottoscrivendo il contratto. In questo caso l’importo della cauzione viene stabilito, ai termini della Legge dello Stato Italiano, al pari del 10% dell’importo totale dei lavori (al netto del possibile ribasso d’asta).

Per il rimborso anticipato IVA

Questa fideiussione viene richiesta unicamente nel caso in cui sia possibile vantare dei crediti per il sistema fiscale in Italia. Tale fideiussione è utile per garantire all’Agenzia delle Entrate il pieno e completo ritorno del rimborso precedentemente erogato nel caso in cui il risarcimento che è stato ottenuto dal contribuente risulti del tutto illegittimo, ovviamente solo dopo lo svolgimento delle varie verifiche sul caso della presunta illegittimità.

Per quanto riguarda l’importo massimo garantito per la fideiussione rimborso IVA, questo è riferito all’eccedenza sull’imposta chiesta a rimborso dal contribuente (quella indicata nell’apposito quadro del modello di dichiarazione IVA) comprensiva anche degli interessi dei tre anni successivi alla data di erogazione del rimborso.
Chi chiede il rimborso può anche scegliere di fare richiesta solo per una parte della somma che gli è dovuta. In questo caso la restante parte può essere riportata in detrazione o in compensazione nell’anno successivo. Il premio, invece, sarà stabilito tenendo conto della valenza patrimoniale del contribuente, della profittabilità storica della fideiussione, della sua durata e dell’anno di maturazione del credito. Di norma la durata di questa garanzia corrisponde a tre anni dalla data in cui il creditore ha ricevuto il rimborso. Tuttavia gli avvisi di notifica e rettifica devono essere comunicati all’Amministrazione Finanziaria entro il 31 dicembre del quarto anno successivo alla dichiarazione. Dunque il periodo normalmente coperto dalla garanzia oscilla tra i 3 e i 5 anni. Nel caso in cui dopo un accertamento si dovesse scoprire che il richiedente del rimborso ha ricevuto indebitamente un versamento, questa somma sarà contestata tramite notifica dall’Ufficio delle Entrate. Verrà quindi notificato l’atto amministrativo di contestazione al richiedente. A questo punto il garante è tenuto a intervenire e a coprire l’ammontare totale dei versamenti contestati entro 60 giorni dalla ricezione della notifica effettuata da parte del richiedente. Per poter richiedere una fideiussione Iva occorre non scendere sotto una determinata soglia patrimoniale: il credito deve infatti essere superiore a 2.582,28 euro. Diventa obbligatoria per somme di denaro superiori ai 30.000 euro richieste dai soggetti da cui l’Agenzia delle Entrate la pretende (contribuenti che esercitano un’attività d’impresa da meno di due anni escluse start-up innovative; contribuenti che presentano la dichiarazione o l’istanza priva del visto di conformità o della sottoscrizione alternativa, o ancora non presentano la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà; contribuenti che richiedono il rimborso dell’eccedenza detraibile risultante all’atto della cessazione dell’attività e casi simili).

Contribuenti esonerati dalla dichiarazione Iva

Come riportato sul sito dell’Agenzia delle entrate sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione Iva:

1. I contribuenti che per l’anno d’imposta hanno registrato esclusivamente operazioni esenti (articolo 10 del Dpr n. 633/1972), nonché coloro che essendosi avvalsi della dispensa dagli obblighi di fatturazione e di registrazione (articolo 36-bis del Dpr n. 633/1972) hanno effettuato soltanto operazioni esenti. Questo esonero non si applica se il contribuente:

  • ha effettuato operazioni imponibili anche se riferite a attività gestite con contabilità separata.
  • ha registrato operazioni intracomunitarie (articolo 48, comma 2 del decreto legge n. 331 del 1993) o ha eseguito rettifiche (articolo 19-bis2 del Dpr n. 633/1972).
  • ha effettuato acquisti per i quali, in base a specifiche disposizioni, l’imposta è dovuta da parte del cessionario (acquisti di oro, argento puro, rottami ecc.).

2. I contribuenti che si avvalgono del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (cd “nuovi minimi”, articolo 27, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98).

3. I produttori agricoli esonerati dagli adempimenti (articolo 34, comma 6 del Dpr n. 633/1972).

4. Gli esercenti attività di organizzazione di giochi, intrattenimenti e altre attività simili, esonerati dagli adempimenti Iva, che non hanno optato per l’applicazione dell’Iva nei modi ordinari.

5. Le imprese individuali che hanno dato in affitto l’unica azienda e non esercitano altre attività rilevanti agli effetti dell’Iva.

6. I soggetti passivi d’imposta, residenti in altri stati membri della Comunità europea, se hanno effettuato nell’anno d’imposta solo operazioni non imponibili, esenti, non soggette o comunque senza obbligo di pagamento dell’imposta.

7. I soggetti che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione delle disposizioni in materia di attività di intrattenimento e di spettacolo, esonerati dagli adempimenti Iva per tutti i proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali (legge 16 dicembre 1991, n. 398).

8. I soggetti domiciliati o residenti fuori dall’ Unione europea, non identificati in ambito comunitario, che si sono identificati ai fini dell’Iva nel territorio dello Stato per l’assolvimento degli adempimenti relativi ai servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici resi a committenti, non soggetti passivi d’imposta, domiciliati o residenti in Italia o in altro Stato membro.

9. I contribuenti che si avvalgono del regime forfettario per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti e professioni.

10. I raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi di cui alla classe Ateco 02.30 e i raccoglitori occasionali di piante officinali spontanee ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75, che nell’anno solare precedente hanno realizzato un volume d’affari non superiore ad euro 7.000 (art. 34-ter del Dpr n. 633/1972).

La fideiussione per l’affitto

Si tratta di un tipo di fideiussione tra i maggiormente popolari e richiesti, anche considerando le tantissime insolvenze che già da diversi anni affliggono il settore immobiliare. Questa fideiussione garantisce che al posto dell’inquilino sia la compagnia assicurativa ad adempiere ai suoi obblighi. Ovviamente, in questo l’inquilino non viene obbligato al versamento della cauzione (spesso chiamata caparra). Il premio da pagare per una polizza di questo genere è variabile.

La fideiussione per i diritti della dogana

La Legge dello Stato Italiano permette a coloro che effettuano delle operazioni doganali di sostituire al pagamento i relativi diritti con tanto di costituzione di una cauzione. Questo può avvenire, per l’appunto, grazie alla realizzazione di un’apposita polizza fideiussoria. Non tutte le compagnie assicurative offrono la possibilità di usufruire di quest’opzione, per questo prima bisogna trovare quella che si occupi di realizzare un contratto di fideiussione.

Fideiussione assicurativa: i vantaggi e gli svantaggi

Il principale vantaggio di una fideiussione assicurativa rappresenta la possibilità di un più facilmente ottenimento del servizio o del credito richiesto. Questo perché il tipo di garanzia rappresentata dalla fideiussione assicurativa è assolutamente molto solida e rinomata. Il problema principale, però, sta nel fatto che ottenere la garanzia vera e propria non è affatto così semplice come potrebbe sembrare a prima vista. Nel caso dei clienti privati, la compagnia assicurativa si prende sempre la briga di svolgere vari controlli e indagini di solvibilità. Ovviamente, al cliente saranno richiesti anche i vari attestati a testimonianza della sua capacità reddituale, come la busta paga, la posizione contrattuale e così via. In tantissimi casi le aziende assicurative richiedono anche la completa immobilizzazione di un conto dall’importo pari oppure prossimo alla garanzia richiesta. La mancanza di liquidità e l’assenza delle garanzie reddituali fanno sì che spesso le richieste di garanzia vengano respinte dalle compagnie assicurative. Il contraente, difatti, è quasi sempre il soggetto economicamente più debole sul piano finanziario ed è proprio per questo che gli viene rifiutata la possibilità di stipulare una polizza di questo genere. Una fideiussione assicurativa può essere richiesta anche da un’azienda. Al momento della richiesta di una polizza di questo genere, alla compagnia assicurativa vanno presentati alcuni documenti, come quelli d’identità dell’Amministratore delegati oppure del Legale Rappresentante, la partita IVA della compagnia, almeno gli ultimi 5 bilanci, lo Stato Patrimoniale e la situazione contabile. Dopo la valutazione di tutti i documenti presentati, la compagnia assicurativa può

Fideiussione assicurativa: i costi

I costi della fideiussione assicurativa sono uno degli argomenti più complessi da trattare, in quanto il prezzo di una polizza di questo genere è influenzata da un gran ventaglio di fattori. Tra questi vale la pena ricordarsi:

  • del tasso annuo, che a sua volta è influenzato dal prezzo del denaro (attualmente al livello minimo) e dal livello del rischio. Il tasso annuo generalmente oscilla tra lo 0,2 e il 5% del capitale garantito;
  • sul costo della fideiussione influisce anche l’oggetto della stessa;
  • dal rischio dell’intera operazione, che a sua volta è relativo al livello del rischio della garanzia, dal giudizio della compagnia che concerne il grado di solvibilità e dalle capacità economiche di colui che richiede la fideiussione;
  • il massimale garantito, ovvero il limite massimo del debito per cui il credito può appoggiarsi al fideiussore nell’eventualità che il contraente sia inadempiente verso alcune delle condizioni contrattuali imposte;
  • dalle spese d’istruttoria, variabili da azienda ad azienda.

Il costo è sempre inversamente proporzionale alla solidità economica del richiedere la garanzia. Minori saranno le capacità economiche del richiedente e maggiore sarà il costo della polizza. Ovviamente, dalle capacità economiche del richiedente dipende anche la durata. In ogni caso, i costi sono comunque più piccoli rispetto alla fideiussione bancaria, esattamente come le tempistiche d’istruttoria e i vari procedimenti burocratici a cui bisogna adempire.

Attualmente è impossibile stabilire un costo specifico per una fideiussione assicurativa, in quanto è estremamente variabile. Per coprire al 100% i costi della fideiussione, la persona assicurata è tenuta al pagamento di un unico premio al momento della stipula del contratto (oppure al momento della sua rateizzazione). Non si potrà richiedere la garanzia di questo genere senza aver prima ottenuto una copertura necessaria per poter richiedere un credito d’interesse.

Fideiussione: Assicurativa Vs Bancaria

Come già accennato, esistono due tipologie di fideiussione: quella assicurativa e quella bancaria. Tra le stesse esistono delle nette differenze. Per esempio, tutto ciò che richiede la compagnia assicurativa è semplicemente il pagamento del premio. Il cliente della compagnia assicurativa che vuole sottoscrivere una polizza assicurativa non deve svolgere alcuna altra operazione. Per sottoscrivere una fideiussione bancaria, invece, bisogna non solo pagare il premio, ma rispettare anche degli altri requisiti. Per esempio, al contraente può essere richiesto di congelare vari beni o titoli individuali in qualità di un’ulteriore garanzia per la concessione della prestazione fideiussoria. A questa prima differenza si aggiunge la variabilità dei tempi di attesa (nel caso della fideiussione bancaria sono decisamente più lunghi), dello svolgimento delle procedure burocratiche, della facilità di concessione della prestazione e così via. Generalmente, una fideiussione assicurativa è molto più semplice da ottenere di quella bancaria, poiché un istituto di credito cerca sempre di tutelarsi il più possibile richiedendo una vasta gamma di garanzie extra.