La Polizza Coronavirus è una polizza nata per tutelare tutti i professionisti impegnati sul fronte della lotta alla malattia Covid-19 causata dalla diffusione di un nuovo ceppo di coronavirus.

Della categoria di professionisti cui l’assicurazione coronavirus si rivolge fanno parte tutti i medici e gli operatori che prestano servizio presso gli ospedali e le altre strutture sanitarie in quanto impegnati in prima linea nella lotta al nuovo coronavirus , nonché tutti gli altri professionisti che li coadiuvano nell’esercizio della loro attività come Forze dell’Ordine, Protezione Civile, volontari e, in generale, tutti i cittadini fino ai 60 anni di età che potrebbero andare incontro all’insorgere dell’infezione.

La polizza si prefigge di tutelare e proteggere dunque tutte le categorie professionali e non solo che sono maggiormente esposte al rischio di contrarre la malattia Covid-19 e che per questo motivo necessitano di protezioni assicurative adeguate a cautelarsi di fronte a possibili spese impreviste non rimborsabili dal sistema sanitario nazionale e correlate all’insorgere di detta patologia.

La stipulazione della polizza per il coronavirus avviene attraverso il pagamento di un premio annuale e non prevede un tacito rinnovo. Per rinnovarla occorre pertanto procedere ad una nuova sottoscrizione.

Cos’è il coronavirus

La Covid-19, la malattia che ha messo in ginocchio il mondo intero e la nostra amata Italia, è una patologia sconosciuta causata da un nuovo ceppo di coronavirus appartenente alla famiglia di coronavirus, ossia virus di diversa natura responsabili dell’insorgere di patologie a carico dell’apparato respiratorio.

Dette patologie possono spaziare da un semplice raffreddore, fino a conseguenze più gravi www.epicentro.iss.it .

Com’è nato

Le origini della diffusione del nuovo corona virus non sono a tutt’oggi chiare. Si sospetta che l’origine dell’epidemia, diventata poi una pandemia dato che ha coinvolto più paesi nel mondo, sia iniziata a Wuhan, città della Cina centrale, all’interno di un mercato in cui venivano venduti oltre al pesce anche pipistrelli, serpenti e altri animali selvatici in condizioni igienico-sanitarie non adeguate.

Il virus è stato trasmesso dagli animali all’essere umano con meccanismi su cui la comunità scientifica sta ancora indagando. Da allora si è rapidamente diffuso da persona a persona con un’aggressività tale da invadere non solo la Cina, ma anche il resto del mondo, agevolato com’è ovvio dalla libera circolazione di merci e persone.

Casi in Italia

In Italia il contagio da coronavirus ha raggiunto livelli molto elevati e preoccupanti la cui entità sconcerta e si allontana da qualunque possibile previsione. Oggi le persone colpite sono ben 59.138, suddivise tra ricoverati, deceduti e persone che stanno trascorrendo la quarantena a domicilio o in strutture alternative predisposte appositamente dopo essere risultate positive al contagio .

Non tutti sanno che Covid-19 è l’abbreviazione di “coronavirus disease 2019” che, tradotto in italiano, significa “malattia da coronavirus 2019” nome adottato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Esiste una grande confusione tra le parole coronavirus e covid-19 spesso invertite o usate a sproposito.

Un conto è la famiglia Coronavirus cui questo specifico ceppo contro cui stiamo combattendo appartiene, un altro è la malattia che il nuovo coronavirus genera con le conseguenze che tutti conosciamo: la Covid-19.

Come si trasmette il coronavirus

Molto è stato detto in merito alle possibili cause di contaminazione da nuovo coronavirus.

Il fatto è che influenza e coronavirus condividono lo stesso metodo di trasmissione, attraverso il contatto accidentale con goccioline di saliva che possono passare da persona a persona parlando a distanza molto ravvicinata, oppure prodotte da starnuti o colpi di tosse o, ancora, con superfici contaminate da persone infette.

Molto si è detto riguardo alle superfici su cui il coronavirus sembra attecchire maggiormente o meno. L’unico dato certo è che più si sanificano le superfici, più si abbassa il rischio di contagio da coronavirus.

Quali sono i sintomi

La sintomatologia della covid-19 provocata dal nuovo ceppo di coronavirus è simile a quella di una normale influenza. Questo rende particolarmente difficoltosa la diagnosi, soprattutto nei casi di pazienti con sintomi lievi o asintomatici. La diagnosi certa, infatti, può avvenire solo con tampone la cui esecuzione è però soggetta a specifiche limitazioni.

Accanto ad alcuni sintomi noti simili a quelli di una comune influenza, è verosimile pensare ad un possibile contagio da nuovo coronavirus al presentarsi di febbre molto alta che non passa con i normali antipiretici o al precipitare delle condizioni del paziente con problemi di grave entità a carico dell’apparato respiratorio in un tempo molto veloce.

Potremmo dire che questo è il principale elemento distintivo. È importante quindi associare i sintomi descritti sia alla gravità che alla temporalità, tenendo conto anche del fatto che il virus presenta un periodo di incubazione medio di 7-10gg prima di gridare al contagio.

A onor del vero, va anche detto che in taluni casi la malattia si risolve spontaneamente grazie alla risposta immunitaria dei singoli.

Nei soggetti più a rischio ovvero immunodepressi o in persone con un livello di anzianità elevato e con patologie pregresse il rischio del contagio e la gravità delle conseguenze aumentano.

L’allerta resta valida per tutti, il virus non guarda in faccia a nessuno.

La migliore prevenzione contro il coronavirus

In linea generale, ogni paese coinvolto dalla pandemia è tenuto a rispondere mettendo in atto dei piani pandemici per gestire l’organizzazione di ospedali e terapie, in linea con quanto previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). I singoli governi poi, hanno messo a punto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus estremamente restrittive riguardo ai comportamenti da adottare da parte dei cittadini, con particolare riguardo al rimanere a casa, sia per quarantena forzata dovuta a conferma di positività da virus con sintomi lievi, sia in assenza di sintomi.

Il mezzo più efficace per combattere la malattia Covid-19 è quindi il buon senso, insieme alla consapevolezza delle possibili conseguenze legate a comportamenti scorretti perpetrati a danno nostro e degli altri.

Dal lato pratico dell’igiene personale ai cittadini è stato suggerito di adottare le seguenti misure:

  • lavarsi spesso le mani
  • evitare di toccarsi il viso
  • starnutire all’interno del gomito o in un fazzolettino di carta da gettare subito dopo

Il rispetto delle normative imposte in primis, e la corretta igiene personale in secundis, sono oggi gli unici strumenti efficaci contro la prevenzione da coronavirus.

L’uso delle mascherine contro il coronavirus

Una delle questioni più dibattute ai tempi del coronavirus è l’utilizzo delle mascherine.

Verosimilmente, occorre tenere presente la componente psicologica e la paura che un fenomeno di tale portata è stato capace di generare. In un momento in cui ci viene chiesto di rimanere a casa, ma allo stesso tempo siamo obbligati ad uscire per le nostre necessità primarie, va da sé che il panico possa prendere il sopravvento e insieme a questo anche l’egoismo di impossessarsi di una mascherina.

È però bene chiarire una volta per tutte che la mascherina è INUTILE se indossata a scopo di prevenzione generale come si leggere molto chiaramente sul sito della salute: Leggi le indicazioni di prevenzione sul sito del Ministero della Salute .

Diventa invece INDISPENSABILE per tutte quelle persone costrette a lavorare in ambienti ad alto rischio di contagio o a che devono necessariamente stare a contatto con persone già infette.

È bene ricordare che in questi frangenti la razionalità è la migliore difesa che possiamo adottare e che il buon senso deve far pensare innanzitutto a chi necessita del bene così prezioso che è la mascherina per coronavirus, ovvero a chi ogni giorno sta in trincea a combattere anche la nostra battaglia.

Non togliamo questa importantissima risorsa a chi non ne può fare a meno.

Disinfettanti e igiene personale impeccabile i due punti cardine della prevenzione

Largo a disinfettanti di, salviettine detergenti e tutto ciò che consente una rapida pulizia delle superfici e delle nostre mani (consigli sulla prevenzione).

Lavare spesso le mani con acqua calda e sapone elimina il virus e previene l’infezione. Le mani vanno lavate sfregandole con cura per almeno 20 secondi, in particolare dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca. L’alternativa al sapone possono essere i disinfettanti a base di alcol al 60%.

Accanto all’igiene personale, anche la pulizia delle superfici con normali prodotti di pulizia per ambienti possono rappresentare un valido aiuto, visto che i dati raccolti sino ad oggi sembrano suggerire una sopravvivenza del virus sulle stesse per alcune ore.

Una corretta sanificazione dell’ambiente in cui viviamo ossia la casa, attualmente l’unico posto che ci viene chiesto al momento di “frequentare”, deve essere un’abitudine quotidiana.

Non servono prodotti particolari: la normale candeggina o i detersivi generici usati per la pulizia della casa vanno benissimo.

Coronavirus come si cura

Al momento non esiste un vaccino contro il coronavirus. Questo potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

Ad oggi nessuna cura efficace e collaudata contro la covid-19 è disponibile. Alcuni farmaci sono allo studio della comunità scientifica per capire se una loro eventuale assunzione potrebbe favorire la guarigione di chi è già affetto dalla Covid-19. Anche questa sperimentazione richiederà molto tempo.

In sostanza, al momento, l’unica vera cura a nostra disposizione è la quarantena ovvero l’auto isolamento per favorire noi stessi e gli altri, unitamente al rispetto delle norme previste nel caso in cui questa debba essere necessariamente interrotta per ragioni imprescindibili.

Assicurazioni per tutelarsi dal coronavirus

Se da un lato la prevenzione contro la malattia è affidata ai mezzi sopra descritti, la prevenzione dei danni derivanti dal contagio da covid-19 può e dovrebbe essere affidata all’assicurazione coronavirus, un tipo di polizza assicurativa appositamente ideata per tutelare e proteggere tutti gli operatori in prima linea e i cittadini tutti di fronte ai danni economici derivanti dall’insorgere della patologia, laddove il SSN non fosse in grado di fornire le adeguate garanzie.

A questo proposito Volpe Assicurazioni è a completa disposizione per fornire tutte le indicazioni specifiche su come attivare la vostra polizza assicurativa coronavirus. Contattateci per una consulenza gratuita con uno dei nostri esperti. Siamo presenti nelle province di Lecco Como Bergamo Monza e della Brianza Milano.