Polizza infortuni: ecco quali eventi assicura

Sempre più persone nel mondo decidono di stipulare una valida polizza infortuni al fine di proteggersi da un gran ventaglio di problemi. In particolare, un’assicurazione di questo genere aiuta a difendersi dalle conseguenze economiche derivate da un infortunio di qualsiasi gravità. Gli eventi assicurabili cambiano da polizza a polizza e dipendono in gran misura dalla compagnia che stabilisce le norme contrattuali. Nella stragrande maggioranza dei casi tale polizze ospitano comunque un gran ventaglio di clausole che permettono alla persona di restare assicurata a 360°. Per esempio, in moltissimi casi le polizze di questo genere includono anche le clausole per restare assicurati dai numerosi eventi fortuiti che, quindi, non sono né controllabili, né prevedibili. Questo rende la lista degli eventi da una polizza infortuni estremamente vasta. Sono compresi i vari episodi violenti e spesso basta semplicemente farsi un po’ male per poter richiedere immediatamente il rimborso alla compagnia assicurativa. Si spazia dalle semplici cadute che potrebbero causare dei lividi o traumi da contusione fino alle rotture degli arti, lesioni muscolari e tendinei di vario genere, ma anche asfissia, assideramento, avvelenamento (dovuto ai morsi dei serpenti o alle punture degli insetti) e molto altro ancora. Senza avere una polizza sugli infortuni, per curarci da tutti questi imprevisti dovremmo tirare i soldi fuori dalla nostra tasca. Grazie alle polizze possiamo, invece, affidarci alle compagnie assicurative: saranno loro stesse a rimborsarci le spese oppure a fornirci direttamente i soldi necessari per le cure.

Polizza infortuni: tipologie

Le assicurazioni infortuni possono essere di tipologie estremamente differenti. La tipologia più comune è quella dell’assicurazione personale: con quest’ultima si vuole proteggere sé stessi dai possibili danni. In alternativa ci sono anche le polizze per la famiglia (per assicurare tutti i membri della stessa), le assicurazioni per i colleghi di lavoro, per una squadra sportiva e molte altre ancora. In tutti i casi si ha a che fare con delle polizze senz’ombra di dubbio estremamente utili, in quanto aiutano a rimettere in sesto la salute delle persone. Indipendentemente dalla tipologia della polizza sugli infortuni, si ha comunque la piena certezza di poter affrontare una situazione di emergenza avendo a disposizione gli strumenti finanziari necessari per farlo. Dunque, si potrà vivere quella stessa situazione con una maggiore calma e sicurezza. Tra le altre tipologie di polizze vale la pena ricordarsi di tutto ciò che riguarda l’assicurazione per l’infortunio e la malattia. In questo caso si viene protetti non solo dagli infortuni di vario genere, ma anche da vere e proprie malattie. Per giunta, tali malattie possono essere anch’esse le più differenti: si spazia da una semplice tonsillite fino al cancro. La scelta su cosa assicurare spetta sempre alla persona che vuole sottoscrivere l’assicurazione, purché la compagnia assicurativa lo permetta.

Le coperture assicurative offerte

Nel mondo assicurativo vi sono diverse categorie che identificano i differenti livelli di gravità di un infortunio. Il primo livello riguarda le cosiddette garanzie per l’inabilità temporanea. Si tratta di tutti quegli infortuni che sono in grado di limitare la capacità di mobilità dei clienti: rotture degli arti, fratture, danno contusivi che limitano la capacità lavorativa e la mobilità e così via. Anche una semplice frattura del dito potrebbe comportare che l’assicurato venga definito come un inabile temporaneo. Si tratta, dunque, di tutti gli infortuni più “leggeri”. Spesso a questo tipo di polizze viene aggiunta anche un’altra categoria: le assicurazioni per infortunio e malattia. Difatti, non sono soltanto gli infortuni a rendere le persone temporaneamente inabili, bensì anche le malattie.

Un discorso del tutto simile riguarda anche le casistiche relative all’invalidità permanente. In questo caso si ha a che fare con tutti quei danni che causano un’invalidità permanente. Si tratta, dunque, dell’amputazione degli arti, della completa paralisi, della paralisi solo degli arti inferiori e così via. Dunque, se una persona dovesse incorrere in un incidente stradale rompendosi la colonna vertebrale e non fosse più in grado di camminare, la sua compagnia assicurativa dovrebbe rimborsargli le spese per le cure mediche dovute al suo stato d’inabilità permanente. Anche le malattie possono causare uno stato d’invalidità permanente. Per questo nelle polizze di questo genere spesso e volentieri vengono incluse anche delle clausole relative alle possibili malattie che sono in grado di causare questo stato. Se nel primo caso l’indennizzo fornito dalla compagnia assicurativa copre i giorni di lavoro che l’assicurato perde per via della sua incapacità di lavorare, nel secondo caso l’indennizzo totale viene ricavato in base al capitale assicurato facendo il calcolo su di un valore in percentuale (quest’ultimo è variabile da azienda ad azienda). Il calcolo in questo caso viene eseguito anche in relazione alla tipologia di limitazione (se è sensoriale, per esempio se la persona è diventata cieca, oppure fisica). Quest’assicurazione viene indicata in modo particolare per tutti coloro che svolgono un lavoro autonomo pericoloso e non possono godere dei vari indennizzi per infortunio o malattia previsti per i vari lavoratori dipendenti.

L’ultima categoria di copertura è quella relativa alla morte dell’assicurato. In quest’ultimo caso a godere del rimborso sono i beneficiari (ovvero i figli oppure il/la coniuge). Il cliente può scegliere il beneficiario dell’assicurazione in totale autonomia. Tutto ciò che serve è semplicemente indicare un beneficiario. Nel caso in cui il beneficiario non fosse indicato, l’indennizzo sarebbe diviso in modo equo tra tutti gli eredi dell’assicurato.

Il premio da pagare per l’assicurazione viene sempre calcolato in relazione al livello di rischio del lavoro svolto. Ogni attività di lavoro, difatti, viene suddivise in diverse classi di rischio, per le quali sono appunto previsti degli indennizzi differenti. L’indennizzo viene garantito ai clienti interessati anche dopo la scadenza del contratto, qualora l’infortunio si verificasse a contratto scaduto. Molto, però, dipende dalle condizioni e politiche interiori delle diverse compagnie assicurative, nonché dal contratto sottoscritto. Molti contratti assicurativi, difatti, sono personalizzabili e le clausole che vi vengono inserite sono estremamente variabili. Per esempio, in alcuni casi è possibile imbattersi in delle limitazioni assicurative per alcune categorie di persone, come quelle che fanno uso di stupefacenti o hanno la dipendenza da alcol. Inoltre, molte delle compagnie non assicurano le persone la cui età è superiore a un certo limite, in quanto con l’aumentare dell’età aumentano anche i rischi a cui è esposto l’assicurato.

Quando l’assicurazione non interviene?

Per capire quali sono i rischi assicurati da una polizza infortuni, si può anche far riferimento a tutti quegli eventi che, invece, queste assicurazioni non coprono. Per esempio, oltre ai problemi come l’alcolismo e la tossicodipendenza, anche i soggetti affetti dal virus dell’HIV potrebbero essere impossibiliti nella sottoscrizione di una polizza infortuni. In alcuni casi l’insorgenza delle patologie di vario genere successiva alla stipula del contratto può farne terminare la validità. Questo perché alcune patologie incrementano il rischio d’infortuni o delle malattie professionali. A tutto questo si aggiungono numerosi limiti soggettivi che, tradotto, significa che per alcuni rischi le compagnie non si assumono nessuna responsabilità. In alcuni casi è comunque possibile includere nel contratto anche quel tipo di rischi, ovviamente aumentando il premio da pagare. Tra questo tipo di rischi si colloca tutto ciò che riguarda, per esempio, il cosiddetto rischio sportivo che comprende le discipline pericolose come l’alpinismo e l’automobilismo. Per questo nella maggior parte dei casi nella lista degli eventi “non coperti” rientrano le casistiche come:

  • i sinistri causati dall’assicurato alla guida e i vari danni provenienti dai sinistri stradali, nel caso in cui questi non fosse stato abilitato a guidare;
  • i danni subiti nel caso di alterazioni psico-fisiche di carattere volontario, ovvero quando l’assicurato si ubriaca oppure assumere volontariamente delle droghe, che ne alterano le capacità di percezione;
  • il rischio sportivo, a esclusione di alcuni limiti;
  • tutti i danni causati dalle catastrofi (come i terremoti), salvo polizze specifiche per questi casi;
  • tutti i danni subito dall’assicurato in seguito a un reato commesso dall’assicurato stesso.

A tutto questo si aggiunge il concetto di aggravamento del rischio espresso dalle norme del Codice Civile. Stando alle stesse, qualora si venga a formare un mutamento delle circostanze assicurative, l’assicurato dovrebbe informare la propria azienda assicurativa di queste modifiche. Qualora egli non facesse questo, secondo la Legge dello Stato Italiano la compagnia assicurativa potrebbe rifiutarsi di risarcire, totalmente oppure in parte, l’assicurato. Inoltre, nel caso la compagnia venisse aggiornata a proposito del nuovo livello di rischio, essa dovrebbe procedere al ricalcolo delle clausole del contratto procedendo ad abbassare oppure alzare il premio (a seconda delle modifiche) e intervenendo anche sui valori massimali dell’assicurazione.

Che polizza sottoscrivere?

Al giorno d’oggi le offerte delle polizze sugli infortuni non sono affatto poche. La scelta, in effetti, può essere così vasta da lasciare di stucco anche coloro che ormai sono dei veri e propri esperti in materia. Scegliendo la polizza migliore, però, si potrà senz’altro trovare una protezione assicurativa estremamente completa sia per la persona stessa che per tutti i suoi cari. Cercando un’ottima assicurazione per gli infortuni conviene trovare una di quelle polizze che sono composte da più moduli e quindi coprono l’assicurato da un gran ventaglio di eventi estremamente differenti. Durante la scelta occorre prestare anche attenzione alla categoria coperta oppure se la polizza copre l’assicurato dalle spese derivate sia dall’invalidità temporanea che da quella permanente. Bisogna comunque ricordarsi che più sono le protezioni offerte dalle varie clausole dell’assicurazione e maggiore sarà il premio da pagare. Le ottime polizze assicurative prevedono anche la supervalutazione dei danni subiti per quanto concerne le invalidità di genere più grave. Al momento della sottoscrizione del contratto assicurativo occorre considerare proprio tutti i fattori relativi alla protezione vera e propria. Bisogna sempre informarsi su tutto ciò che riguarda la protezione offerta che, preferibilmente, dev’essere davvero completa sotto ogni punto di vista.

Quali caratteristiche valutare prima di scegliere una buona polizza?

Tra gli altri dettagli dell’assicurazione che bisognerebbe valutare spiccano fattori come:

  • il massimale assicurato (che rappresenta l’importo massimo che l’azienda può concedere all’assicurato);
  • le garanzie varie scelte per il contratto in questione;
  • la copertura temporale (ovvero se 24 ore su 24, oppure se è riferita a un orario professionale preciso);
  • il tipo di lavoro esercitato in base alla categoria di rischio.

Queste sono le caratteristiche più importanti che bisogna mettere in conto per scegliere la migliore polizza infortuni.

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